Biografia di Mira Nair
Nata il 15 ottobre 1957 nella regione indiana del Bhubaneshwar, Mira Nair frequenta l’università di New Delhi e inizia a recitare in teatro. Si trasferisce in America, nel 1979 si laurea ad Harvard in sociologia e inizia a girare documentari. Il primo, del 1979, Jama Masjid Street Journal, è seguito da So Far From India (1983), India Cabaret (1985) e Children of a Desidered Sex (1987).
Nel 1988 Mira Nair diventa famosa in tutto il mondo con il suo primo film per il grande schermo Salaam Bombay! con il quale vince il Premio del Pubblico e il Camera d’Or al Festival di Cannes, il Premio della Giuria e il Premio Speciale Ecumenico al Montreal Film Festival e ottiene la candidatura all’Oscar come Miglior Film Straniero.
Il successivo film della Nair, Mississippi Masala, contrastata storia d’amore tra un giovane afroamericano e una ragazza indiana esule in una cittadina del Mississippi interpretata da Denzel Washington e Sarita Choudhury, è premiato nel 1991 con l’Osella d’oro per la sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia e con il Premio Speciale della Critica al Festival Internazionale di San Paolo. Nel 1995 la regista firma La famiglia Perez con Marisa Tomei, Anjelica Huston, Chazz Palminteri e Alfred Molina, seguito nel 1996 da Kamasutra, melodramma amoroso ispirato al celebre trattato di arte erotica interpretato dalle due attrici indiane Sarita Choudhury e Indira Varma. Dopo aver diretto tra il 1998 e il 1999 due lavori per la TV, My Own Country e The Laughing Club of India, nel 2001 la regista torna al grande schermo con Monsoon Wedding che la lancia definitivamente a livello internazionale. Il film, che rappresenta una svolta nella carriera della Nair, viene premiato con il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 2001.
Nel 2002 la regista dirige il film per la TV Gli occhi della vita con Uma Thurman e Juliette Lewis e uno degli episodi del film collettivo 11’ 09’’ 01 dedicato alla strage dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York.
Nel 2004 dirige Reese Witherspoon ne La fiera della vanità, film ambientato nell’Inghilterra dell’Ottocento.
Nel 2007 la regista torna a temi a lei familiari come la storia di una famiglia e le sue difficoltà di adattamento in un paese straniero con Il destino nel nome – The Namesake. L’anno seguente firma i corti per i film collettivi 8 e New York, I Love You. Nel 2009 torna al lungometraggio con Amelia ispirato alla vera storia di Amelia Earhart, prima donna aviatrice ad attraversare l’Oceano Atlantico e prima donna a tentare il giro del mondo cui presta il volto Hilary Swank.
Nel 2012 la regista firma The Reluctant Fundamentalist presentato come film d’apertura, fuori concorso, della 69ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia.